Salute

Per studiare gli impatti sulla salute umana dei contaminanti presenti nell’ambiente e nell’ecosistema, sono stati creati i Work Package 4 e 5. Questi studiano tanto le cause di malattie riconducibili a contaminanti, quanto i meccanismi biomolecolari, come quelli che interessano i disturbi in gravidanza.

Il Work Package 4: epidemiologia eziologica

Il Work Package 4 si occupa della ricerca delle cause di malattie riconosciute a più alto rischio in siti contaminati.

Nello specifico, viene studiata l’associazione tra esposizione a contaminanti organici e aumento dei fattori di rischio per malattie del fegato (ad Augusta – Priolo), l’associazione tra esposizione a metalli pesanti e incremento del rischio di malattie della tiroide (a Milazzo – Pace del Mela), l’associazione tra esposizione a metalli pesanti, rischio cardiovascolare e dei reni (a Crotone). Questi tre studi prevedono il reclutamento di soggetti volontari, di fasce di età predefinita e residenti nell’area esposta a inquinamento, e un pari numero di soggetti residenti in un’area di riferimento, considerata di non esposizione.

Lo studio del rischio per la salute in gruppi di popolazione a diversi livelli di esposizione consente di selezionare indicatori affidabili di esposizione a inquinanti ambientali e valutare indicatori precoci di compromissione della salute, per costruire quindi sistemi di sorveglianza e monitoraggio della popolazione.

Il Work Package 5: epidemiologia molecolare

Questo Work Package conduce uno studio epidemiologico per valutare una coorte di nascita nelle aree inquinate e realizza esperimenti in vivo, ex vivo ed in vitro su modelli animali e su linee cellulari. La recente teoria “Intrauterine origins of health and disease susceptibility” ha dimostrato come molte patologie multifattoriali possono avere origine in utero, quando si generano cambiamenti irreversibili sul feto anche a causa di contaminanti ambientali. I danni possono registrarsi nel sistema nervoso centrale, nel fegato, e nei sistemi riproduttivo e endocrino. Per questo l’influenza dell’inquinamento ambientale sulle donne in gravidanza è di particolare interesse per questo gruppo di lavoro.

Attraverso indagini biomolecolari, si studiano i meccanismi attraverso cui le sostanze tossiche passano dal sangue materno al feto, le modifiche indotte dagli inquinanti ambientali sulla fisiologia placentare, l’influenza di tali sostanze sugli esiti della gravidanza e sulla predisposizione a patologie a insorgenza tardiva.

Per ulteriori dettagli e approfondimenti è possibile consultare il sito del progetto NEHO (Neonatal Environment and Health Outcomes).

Di seguito una rappresentazione schematica delle attività nell’ambito della corte di nascita.

 

 

Per sviluppare e approfondire le conoscenze sui meccanismi biomolecolari che possono generare sul feto cambiamenti irreversibili, vengono studiati anche il ruolo degli inquinanti ambientali sulle attività cellulari che riguardano lo stress ossidativo, i meccanismi di riparazione del DNA, la regolazione della proliferazione cellulare, gli effetti genotossici, e i meccanismi cellulari coinvolti nell’attivazione di molti geni, biomarker, proteine e altri fattori.

 

Scarica la presentazione “WP4 – Epidemiologia eziologica” [PDF]

Scarica la presentazione “WP5 – Epidemiologia molecolare” [PDF]